MUDI – Chiostro del Museo Diocesano, Taranto, venerdì 7 giugno 2019

ADRIANO MARIA FAZIO & BIGI

ADRIANO MARIA FAZIO violoncello
DAMIANO BIGI danza

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ADRIANO MARIA FAZIO, violoncello barocco
“Un nuovo maestro del violoncello barocco”. Così si è espresso l’autorevole BR-Klassik (Bayerischer Rundfunk) su Adriano Maria Fazio nella recensione al suo più recente CD (Brilliant, 2017) nel quale esegue tre Concerti per violoncello di Porpora, Monn e Haydn accompagnato dai Solisti della Cappella Neapolitana, il rinomato ensemble fondato da Antonio Florio. Le grandi doti interpretative e virtuosistiche del giovane talento siciliano, sono state d’altra parte riconosciute dalla critica internazionale sin dalla pubblicazione del suo originalissimo primo progetto discografico (“Thinking Bach”, uscito per Stradivarius nel 2014) che lo ha segnalato da subito come una delle più interessanti personalità emergenti dell’attuale panorama musicale. Dopo aver iniziato lo studio del violoncello in giovanissima età, Adriano Maria Fazio, a diciassette anni e non ancora diplomato, è stato ammesso alla Hochschule di Berna dove ha studiato con Antonio Meneses del quale ha poi seguito come allievo effettivo i corsi di perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena. Contemporaneamente agli studi in Svizzera si è diplomato in Italia con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo sotto la guida di Carmelo Nicotra. Dedicatosi allo studio del violoncello barocco, ha conseguito la laurea di secondo livello con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale sotto la guida di Andrea Fossà e ha approfondito e perfezionato la prassi interpretativa dell’epoca barocca con il violoncellista Christophe Coin e il direttore d’orchestra Antonio Florio. Nel 2013 ha vinto a Napoli il “Premio Nazionale delle Arti” (sezione Musica Antica/Solisti) promosso dal M.I.U.R., e a Parigi il “Prix musical de l’Ambassadeur de Suisse en France et de la Fondation Royaumont”. La sua carriera concertistica lo ha poi portato a esibirsi per associazioni, enti e fondazioni in Francia, USA, Serbia, Svizzera e Italia, tra cui l’Associazione Dino Ciani di Milano, Belgrade Baroque, la Cité de la Musique di Parigi, l’Associazione per la musica antica “Antonio Il Verso”, la Fondazione Royaumont, Arezzo Summer Festival, la Fondazione Teatro Massimo di Palermo, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, I Turchini e poi la Cappella Neapolitana di Antonio Florio, il Centre Culturel de Rencontre d’Ambronay.

DAMIANO OTTAVIO BIGI, performer e coreografo
Romano di nascita, ha iniziato a studiare danza classica presso la scuola di Nabila El Kattam e, successivamente, presso la Scuola del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 1996, si è trasferito in Francia dove ha continuato la formazione in danza classica e contemporanea presso il Centro Internazionale Rosella Hightower di Cannes. Termina i suoistudi al CNDC d’Angers L’Esquisse. Collabora con prestigiosi coreografi come: Joëlle Bouvier, Claude Brumachon, (CCN di Nantes), Cyrill Davy, Abu Lagraa, Alvaro Restrepo (Colombia). Dal 2005 fa parte del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch con il quale crea “Bamboo Blues”, “… como el musguito in pietra ay si, si, si …”, e partecipa a molte coreografie del repertorio e il film “Pina” di Wim Wenders. Continua oggi a lavorare con la compagnia come artista invitato. Nel 2009 ha fondato il Trio CDT con Thusnelda Mercy e Clementine Deluy, colleghi del Tanztheater Wuppertal, con i quali ha fatto tournée a livello internazionale anche con coreografie proprie. Crea il Solo “Ciudadela” (Cittadella) che presenta nel programma del Trio CDT ma anche indipendente. Crea coreografie per lo spettacolo “Yuvaya Donmek-Back Home” di Alessandra Paoletti per il Teatro Municipale di Istanbul. Con la danzatrice Africa Manso Asensio fonda la compagnia MansoOBigi e collabora con la compagnia Kerman del coreografo francogiapponese Sebastien Ly. Con la compagnia Chantier des Images di Amador Artiga e Nikola Krizkova crea “Give me 10 seconds” diretto da Amador Artiga e presentato a Praga a febbraio 2016. Nel 2017 crea e balla la coreografia di “Sign”, duetto con il violoncellista Adriano Fazio, messo in scena da Alberto Cavallotti per il Teatro Massimo di Palermo e il Museo Archeologico di Napoli. Attualmente sta creando il progetto “Perpeetum Mobile” con Africa Manso Asensio e Nikola Krizkova; un progetto pedagogico attraverso l’energia di gruppo, l’ascolto e l’individualità di ogni ballerino. Ha anche avviato un progetto a Roma con immigrati e “non immigrati” sul tema dell’incontro e del viaggio.

Venerdì 7 giugno 2019, ore 21.00

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Taranto
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MUDI – Museo Diocesano
Vico I Seminario
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