Palazzo ex Gil, Campobasso, da venerdì 9 novembre a domenica 6 gennaio 2018

"Amedeo Trivisonno. Il Segno e il Colore" al Palazzo ex Gil a Campobasso
“Amedeo Trivisonno. Il Segno e il Colore”

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La scelta di realizzare una mostra dedicata ad Amedeo Trivisonno (Campobasso, 1904 – Firenze, 1995), nasce dalla volontà di riportare all’attenzione del pubblico la figura e le opere di un artista noto e amato dai suoi corregionali, a vent’anni circa dall’ultima mostra a lui dedicata a Campobasso e dopo la scelta da parte della Regione Molise di acquisire nel 2008 la collezione costituita da oltre 1000 opere tra disegni, cartoni e opere da cavalletto, provenienti dallo studio del Maestro e di proprietà della famiglia. In seguito, la Regione ha finanziato il restauro di una parte delle opere: uno sforzo economico che dimostra la forte volontà dell’ente regionale di evitare la dispersione di un patrimonio che rappresenta una parte fondamentale della storia dell’arte regionale e nazionale. Questa volontà continua ad esprimersi oggi nella scelta di valorizzare e raccontare questo patrimonio, portandolo all’attenzione del pubblico molisano e non solo, perché possa conoscere e apprezzare l’opera di un artista di grande spessore del Novecento italiano. È giunto quindi il momento di rinnovare il ricordo e la forza della sua arte nella terra d’origine, esponendo proprio le opere acquistate dalla Regione, in un luogo come lo Spazio Espositivo della Ex Gil, consono a dare lustro e parola alla collezione. LA MOSTRA La mostra “Amedeo Trivisonno. Il Segno e il Colore” punta l’attenzione su quello che è unanimemente considerato il tratto caratteristico del suo percorso artistico: l’essere un freschista di mestiere, attivo per committenze in buona parte ecclesiastica, pienamente consapevole del suo operare controcorrente in un secolo che ha visto i grandi artisti smontare e sradicare il linguaggio tecnico e formale tradizionale alla ricerca di nuove frontiere dell’espressione dell’arte. Lui invece parte dalla forma e dalla tecnica dell’arte classica per ricoprire le pareti e i soffitti delle chiese di grandi figure e storie tratte dalle Sacre Scritture e dalle Vite dei Santi. Attraverso l’esposizione dei bellissimi disegni, bozzetti e soprattutto cartoni preparatori appartenenti alla collezione regionale, si intende ricostruire il suo fare arte attraverso il linguaggio formale, la tecnica e la materia. Il tentativo è quello di ricomporre il percorso, dal bozzetto al cartone preparatorio, che anticipa e porta all’opera finale riprodotta sulle mura delle più importanti chiese della regione. Un percorso ricostruito esponendo i disegni originali, ma utilizzando anche le più recenti tecnologie per scoprire e conoscere i dubbi, le variazioni, i ripensamenti che segnano la lunga strada che va dall’idea all’opera finale. La forza del Disegno. La qualità del Colore. Questi sono gli elementi guida della mostra. Due elementi che da sempre dialogano e si intrecciano nella storia dell’arte. Il Disegno, inteso come atto artistico che dà visibilità e materia all’Idea, ponendo la realtà oltre il tempo, in quell’eternità che per Trivisonno è il tempo di Dio, dell’Essere Eterno. Il Colore, la cui forza espressiva è fondamentale per rendere potente e forte il racconto Sacro, il cui splendore Trivisonno non smetterà mai di cercare e sperimentare. Nel percorso espositivo si avrà modo di osservare tante forme di disegno e opere grafiche: schizzi, studi, bozzetti acquerellati, cartoni preparatori: ognuno ha un ruolo nel lungo processo creativo che porta all’opera finale. Spesso l’essere queste opere frutto di un lavoro intimo, realizzato nel chiuso dello studio dell’artista, su fogli non rifilati o magari riciclati dà loro un’impressione di non finito, di incompleto, relegando questi elementi al ruolo di comparsa rispetto all’opera finale esposta al pubblico, considerata la vera protagonista. In realtà essi non solo hanno un valore individuale formale e artistico, ma sono parti fondamentali, tasselli unici e preziosi di quel processo creativo che per Trivisonno rappresenta nel suo complesso la vera opera d’arte. Di qui la scelta di esporre i cicli di opere molisane dei quali si conservano, nel Fondo regionale, il maggior numero e varietà di elementi grafici, in modo da offrire al visitatore uno sguardo d’insieme del processo artistico, compreso la possibilità di visionare l’opera finale, contestualizzata nel contenitore per la quale era stata pensata, grazie all’utilizzo di strumentazioni e prodotti multimediali. L’esposizione è poi accompagnata da un apparato didattico che accompagna il visitatore alla scoperta e conoscenza delle tecniche artistiche e materiali utilizzate dal Maestro, dalla creazione delle emulsioni per i colori alle varie e complesse fasi che portano alla realizzazione dell’affresco finale.

Apertura straordinarie:
Sabato 8 dicembre: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 21.00
Mercoledì 26 dicembre: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 21.00

Orari:
Martedì – Giovedì: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00
Venerdì e Sabato: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00
Domenica e festivi orario solo pomeridiano: dalle 17.00 alle 21.00
Lunedì Chiuso

Da venerdì 9 novembre a domenica 6 gennaio 2018, ore 9.00

Palazzo ex Gil
Via Gorizia
Campobasso

www.fondazionecultura.it
info@fondazionecultura.it

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