Teatro Bibiena, Mantova, venerdì 13 febbraio 2015

Antonella Costa “Oniria” al Teatro Bibiena di Mantova

Oniria
di e con Antonella Costa

Acquisto biglietto online www.liveticket.it

Antonella Costa racconta così la “sua” Oniria.
Una figlia sogna il padre. Pochi istanti dilatati nei quali si condensa un’impossibile, infranta storia d’amore. Durante il sogno la figlia si mostra convinta di star modellando la figura del padre secondo il proprio intendimento: ma in realtà perde ogni controllo su di lui e su se stessa, mentre cerca in tutti i modi di ricostruire, incollando un suono a un’identità, a un’anima, a un viso, un padre che le sfugge.
Antonella Costa “Oniria” al Teatro Bibiena di Mantova
Dopo aver rievocato avvenimenti fondamentali della propria vita e aver illustrato la propria acquisizione di una tecnica perfetta per lasciarsi cadere, di fronte a un fatto inatteso, atroce, la figlia resta disarmata, inconscia di sé, e non riesce più ad esprimersi se non in forma poetica, in cui i simboli si accumulano fino a un punto estremo, prima che il sogno venga distrutto dal risveglio. La figlia non è una bambina. Però non si sente neppure del tutto donna; parla con sicurezza assoluta di tutto ciò che ignora, ma delle cose più concrete dubita. Si esprime in un modo tutto suo, in un linguaggio a volte scolastico, un po’ antiquato, innecessariamente adorno, cui si mescolano termini estremamente colloquiali e grossolani. Il padre non è interpretato da un attore, ma prende corpo in uno strumento, una fisarmonica, a sua volta agìta da un musicista.

La presenza di questo strumento in particolare ha origine da un insieme di qualità che vengono attribuite a questo padre, al suono che rappresenterebbe il suo particolare modo di esistere. Un suono universale, complesso, antico, androgino, ciclotimico, appassionato, discreto, stridente, eclettico, allegro, melanconico, rabbioso: un suono che respira, un suono vivo. Un suono che non è il semplice veicolo di una partitura, ma di ogni nota eseguita offre una nuova interpretazione, una versione unica ed esclusiva. Se bisogna riassumere il padre in un suono, questo deve riunire in sé tutte quelle caratteristiche. Se questo suono raggiunge la figlia, deve inquietarla, sedurla, ispirarla, sconcertarla, divertirla e aggredirla, tutto in egual misura. Attraverso la sua interpretazione, il testo mira a un senso musicale. Il padre e la figlia non parlano tra loro: tuttavia dialogano, discutono, nel solo modo in cui sanno e possono farlo, per mezzo della musica.

Inizio spettacolo ore 21:00

Fondazione Mantova Spettacolo
www.capitalespettacolo.it

Teatro Bibiena o Teatro Scientifico dell’Accademia
Via Accademia, 47
Mantova

Fondazione Mantova Spettacolo utilizza il Sistema di Biglietteria liveticket.
Info su www.liveticket.it – biglietteria per teatro

 

Info