Trieste, aperto tutto l’anno

Civico Museo Sartorio della città di Trieste

Una famiglia, una villa, un museo

Il Civico Museo Sartorio custodisce arredi ed oggetti d’epoca, ceramiche, biblioteca, raccolte di quadri, disegni di Giambattista Tiepolo ed una gipsoteca-gliptoteca. Venne aperto parzialmente la prima volta nel 1949, ed inaugurato nella sua totalità nel 1954. Recentemente è stato restaurato e riaperto al pubblico alla fine del 2006.

La famiglia Sartorio è originaria di Sanremo, e nel 1775 aprì una filiale di commercio a Trieste, affidandone la conduzione a Pietro Sartorio, il quale, trasferitosi a Trieste con la moglie, iniziò così il ramo triestino della famiglia. L’ultima erede, la baronessa Anna Segrè Sartorio lasciò la villa, costruita alla fine del 1700, in eredità al comune affinché venisse trasformata in museo, con tutto il suo arredamento.

La parte inferiore delle strutture collaterali alla villa risale addirittura al Quattrocento. Per quanto riguarda la villa vera e propria, invece, nel suo nucleo di base, è del 1791 e si sviluppa su quattro piani (piano terra, due piani superiori e soffitta).
Restaurata tra il 1820 e il 1838 su progetto di Nicolò Pertsch, la villa è giunta a noi con un tipico aspetto tardo neoclassico, caratterizzato da porticati sporgenti e da una terrazza che sovrasta i due ingressi.

L’ingresso principale è opera dell’architetto Francesco Scalmanino, che realizzò anche l’edificio per il custode. La scala lignea all’interno venne posta, nel 1926, in sostituzione della precedente scalinata in pietra e, come la precedente, introduce direttamente nel salone da cui si ha acceso al bel giardino, mentre, ai lati, si trovano delle scale che conducono ai piani superiori.

Nell’atrio si trovano i dipinti delle ville triestine della famiglia Sartorio; si possono visitare le sale delle ceramiche (dove sono conservate maioliche italiane risalenti al periodo compreso tra XV e XVII secolo), compresa la sala “Bianca Maria Favetta”, contenente ceramiche triestine. Salone della caccia, ricco di affreschi,  la biblioteca, contenente librerie d’epoca, sulle quali trovano posto migliaia di volumi. Accanto alla sala didattica, si trova la cucina.

Molto bella la carrozza del barone Sartorio, la cappella e la sala “Giorgio Costantinides”, ottenuta dall’ex serra, dove si tengono concerti, convegni e mostre.

Scendendo nei sotterranei della villa è possibile ammirare i resti di un’abitazione romana risalente al I secolo d.C. e la collezione dei beni di famiglia di Fulvia Costantinides, oltre che opere di arte sacra provenienti dalla vicina Istria.

Salendo verso i piani superiori si trovano, al primo piano salotti contenenti ritratti di famiglia dei Sartorio, saloni e la camera da letto riservata al Duca d’Aosta Emanuele Filiberto in occasione della sua visita nel 1918.

Trittico di Santa Chiara

Molto interessante, da un punto di vista storico e artistico, è il capolavoro della Trieste trecentesca, Trittico di Santa Chiara, (attribuito alla Bottega di Paolo veneziano) donato dal medico letterato triestino Lorenzutti.

Arturo Fittke al Museo Sartorio, Trieste

Il museo ospita una splendida raccolta, che costituisce un nucleo unico a livello internazionale del pittore Arturo Fittke, collocata in tre sale al secondo piano del Museo, Ritratti di bimbi con i lineamenti accarezzati dalla luce, malinconici paesaggi autunnali, che riflettono il carattere solitario e contemplativo dell’artista, gli iris che ornavano i giardini triestini di inizio secolo, un autoritratto scavato e inquieto, disegni di volti e di figure, alcuni sparsi, altri raccolti in cornice e in un piccolo album.

Giambattista Tiepolo

Al secondo piano si trovano altri salotti, la sala da pranzo della famiglia Sartorio (in stile Luigi XVI) e la sala Tiepolo contiene lacollezione di disegni di Giambattista Tiepolo, una tra le cinque più importanti al mondo, fu acquisita con fortuna e lungimiranza da Giuseppe Sartorio nel 1893 e donata ai Civici Musei di Storia ed Arte a mani delle sue eredi nel 1910. I 254 pregevoli fogli che la costituiscono (248 di mano del maestro e sei attribuiti al figlio Giandomenico) spaziano dalle cosiddette “prime idee” ai disegni finiti ed abbracciano l’intero percorso artistico del Tiepolo.

E’ presente anche un plastico che ricostruisce Trieste così come si presentava nel XVII secolo.

In soffitta, infine, si trovano disegni e stampe di collezioni dei Civici Musei di Storia e Arte.

Quando:

Orario estivo:
Dal 1 aprile al 9 ottobre:
martedì, mercoledì e giovedì 10-13;
venerdì e sabato 16-19;
domenica 10-19;
lunedì chiuso

Orario invernale:
martedì, mercoledì, giovedì 9-13.30
(chiusura cassa alle ore 13.00)
venerdì e sabato 13-18
(chiusura cassa alle ore 17.30)
domenica 10-18
(chiusura cassa alle ore 17.30)
lunedì chiuso

Ingresso gratuito

Museo Sartorio
Largo Papa Giovanni XXIII, 1
34123 Trieste
Tel. +39 040 301479
cmsa@comune.trieste.it

 www.retecivica.trieste.it

Il Museo Sartorio della città di Trieste utilizza il Sistema di Biglietteria liveticket
Info su www.liveticket.it – biglietteria musei

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