Villa imperiale Pausylipon, Napoli, venerdì 25 luglio 2014

"Mamma. Piccole tragedie minimali" alla Villa imperiale Pausylipon di Napoli

Teatri di Pietra Campania 2014 | XV Edizione
Mamma
Piccole tragedie minimali

Aree Archeologica di Villa Imperiale Pausilypon a Napoli

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di Annibale Ruccello
con Rino Martino per la regia di Antonella Morea

Il monologo si divide in quattro parti: le fiabe (Catarinella e Il re dei piriti) Maria di Carmelo, Mal di denti e La telefonata. Con lucido sguardo da antropologo l’autore indaga le inquietudini delle piccole tragedie minimali del quotidiano. Angosce e deliri sospesi in un limbo onirico ai margini della follia. L’ intuitiva impaginazione registica di Antonella Morea lascia ampio spazio al primo attore, Di Martino si immedesima con maestria camaleontica nelle tre figure femminili cardini della pièce. La scenografia si spiega tra il contemporaneo e il sogno. Tra una moltitudine di sacchetti di spazzatura si staglia sovrano in posizione centrale un enorme specchio dorato. Realtà e finzione si articolano in un abile ossimoro. La fiaba è la figura-sfondo della rappresentazione. Il Cunto-memoria di sapore Basiliano è la liaison che unisce il passato e il presente. Gli oggetti di scena tipici della cultura rurale rimandano alla Gatta di Roberto De Simone. Il registro dialettale barocco impiegato nel racconto delle Fiabe è Lingua di scena.

Un complesso legame unisce la fiaba, il sogno ed il noir. Le storie teatralizzate delle quattro mamme ruccelliane rivelano il degrado morale e la superficialità di una società asettica oramai alla deriva. Mal di denti descrive un rapporto madre-figlia in cui la madre cinica e superba spinge la figlia incinta al suicidio. Maria di Carmelo è una folle visionaria “deportata” vestita di azzurro. Crede di essere la Madonna ed aspira ad essere portata in processione in odore di santità. La Telefonata, colloquio tra due mamme come tante. Come molte. Mamme che rinnegano il loro ruolo e la loro integrità a favore di modelli televisivi e diseducativi.

Figli con nomi ricercati ed insulsi estrapolati dalle telenovelas e dal mondo del calcio. Nomi fuori dal comune per affermare la propria mancanza d’ identità. La frenesia di proiettarsi in surrogati di vite altrui.

L’interminabile conversazione telefonica delle mamme dei Quartieri viene interrotta da una calamità naturale: il terremoto dell’80. Quel terremoto. Novanta secondi possono bastare per determinare una cesura radicale del paese. Irreversibile. Nasce un’altra Napoli. La mala-Napoli. Il frastuono televisivo è il sottofondo musicale di questa tragedia epocale. Le mediocri siglette di programmi spazzatura incalzano per banalizzare e ridimensionare l’evento. In conclusione tre fermo-immagine. Fotografie dell’attore-mimo in bianco e nero. Come in un film muto. L’immaginario, l’incubo e l’ allucinazione si fondono nella consapevolezza di una tragedia futura. Comincia così la “de-evoluzione”, concetto rimarcato più volte nelle drammaturgie di Annibale Ruccello. Purtroppo era solo l’inizio.

Inizio Spettacolo ore 21.15

Teatri di Pietra Campania

Teatri di Pietra Campania è ideato e realizzato da CapuAntica Festival, con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e di altri enti e prevede da venerdi 18 luglio a venerdì 8 agosto 2014 fra Napoli e Santa Maria Capua Vetere, ben sedici appuntamenti di teatro, teatro musicale e danza con grandi protagonisti.

Teatri di Pietra Campania, utilizza  il Sistema di Biglietteria Liveticket.
Info su www.liveticket.it – biglietteria per teatro

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