Galleria Toledo, Napoli, giovedì 12 e venerdì 13 ottobre 2017

Terre di Rosa alla Galleria Toledo di Napoli

Rassegna Stazioni D’Emergenza 2017
Terre di Rosa

di e con Tiziana Francesca Vaccaro
musiche di Andrea Balsamo
aiuto regia Giovanni Tuzza

fonti biografiche: “Rosa Balistreri. Una grande cantante folk racconta la sua vita.” di Giuseppe Cantavenere; “Rusidda… a licatisi” di Nicolò La Perna; 188 donazioni dI R.B (libri, dischi, ricordi personali) alla Biblioteca comunale di Licata.

Rosa che cantava la terra. Rosa che suo padre le diceva sempre: “i fimmini non cantunu, cantunu sulu i buttani!” Rosa che la sua terra, un giorno, l’ha dovuta lasciare. Rosa tradita, da quella stessa terra. Rosa tra fame e violenza. Rosa tra dolori e abusi. Rosa disperata. Rosa grido di speranza. Rosa di ieri. Rosa di oggi.

Lo spettacolo nasce dall’incontro con la Cantatrice del Sud, Rosa Balistreri, e la sua storia. Figura decisiva del folk siciliano degli anni ’70. Povera e orgogliosa, varcò i confini in cerca di fortuna, imparò a prendere una chitarra in mano e a gridare in faccia a tutti quello che pensava. Cantava nei campi, in mezzo alla terra, sin da piccola Rosa, tra un raccolto e l’altro, mentre suo padre le diceva: “smettila cu stu cantu, i fimmini non cantunu, cantunu sulu i buttani!”. Cantava, e il marito la picchiava e gli uomini abusavano di lei. Cantava e cresceva Rosa, nella sua Licata mafiosa e fascista. Cantava di liberazione e rivoluzione, e il suo canto risuonava per tutta la Sicilia, come un urlo. Una vita sempre in prima linea, senza cedere mai, scontrandosi e pagando di persona, il suo tempo e le sue regole, ma credendo fermamente nell’amore, crudele ma indispensabile, motore di una vita. Vogliu spaccari, spaccari li cieli pì fari chioviri, chioviri amuri. Amore per la sua terra bella e amara, in cui le donne dovevano (e devono, purtroppo ancora oggi) restare al loro posto. Una donna scomoda e fuori dal suo tempo, perché ne percepiva tutte le contraddizioni, le iniquità, le oppressioni, le discriminazioni di un patriarcato che metteva a tacere le donne, dividendole tra sante e buttane. Donne che esistevano solo in quanto “figlie di” o “mogli di” e che al massimo esercitavano un potere illusorio confinato tra le mura domestiche. Rosa che non si è mai adeguata, non ha mai incarnato il ruolo che famiglia e società avevano fissato per lei. Rosa che impara a leggere e a scrivere all’età di 22 anni perché comprende quanto sia importante sapere, per non essere più schiava. Rosa che con la sua voce ha girato il mondo con i piedi sempre ben piantati nella sua terra d’origine, per non perdere mai il contatto con la vita, vita difficile, vita aspra, vita appassionata. Vita non come vermi sotto terra, ma alla luce del sole. Vita che come quella dei vermi si spezza e si ricostruisce infinite volte. Rosa che il suo canto le resterà appiccicato fino alla fine. Canto e cuntu, cuntu e canto, pi nun perdiri lu cuntu. Cantare per non dimenticare il racconto, cantare per ricordare.

La rassegna Stazioni d’Emergenza – atto IX torna anche quest’anno al teatro Teatro Galleria Toledo Napoli – Materiali Contemporanei.

Biglietti:
card 5 spettacoli della rassegna stazioni d’emergenza € 20
posto unico € 8

Giovedì 12 e venerdì 13 ottobre 2017, ore 20.30

Galleria Toledo
Teatro Stabile d’Innovazione
via Concezione a Montecalvario, 34
80134 Napoli
t.+39 081425037
t.+39 081425824
galleria.toledo@iol.it
segreteria.galleriatoledo@gmail.com
www.galleriatoledo.org

La Galleria Toledo utilizza il Sistema di Biglietteria Liveticket.
Info su www.liveticket.it – Biglietteria per teatro

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