Teatro Civico di Vercelli, Vercelli, 12 Gennaio 2012

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Tutto e solo di braccia e di badile
con Lucilla Giagnoni

Una cronaca drammaturgica sul Canale Cavour e la sua costruzione.
Sull’intuizione di Francesco Rossi (che per primo ideò l’impresa) e sul progetto di Carlo Noè (che lo realizzò vent’anni dopo); sul segno umano tracciato al cuore della pianura, sugli uomini che l’hanno pensato, voluto, scavato, in un’epoca – il Risorgimento – che fu cuore pulsante dell’Unità d’Italia e fucina di idee che hanno segnato l’agricoltura piemontese e italiana. Dove emerge un Cavour poco conosciuto, che ebbe il merito di capire – lui, campione del liberismo – come la risorsa acqua non potesse essere sottoposta alle sole leggi di mercato. Puntando all’acquisizione demaniale di tutti i canali e affidandone la gestione ai consorzi, Cavour affrontò il problema idrico con strumenti di sistema e con obiettivi di tutela per l’intera collettività. Creò un modello e un quadro legislativo destinati a fare scuola.

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