Sala degli artisti, Fermo, 8-28 novembre 2011
Martedì 8 Novembre 2011
IN PURGATORIO
di Giovanni Cioni
Genere: antropologico/grottesco
Anno di produzione: 2009 Durata: 72’
Attraverso il culto dei morti e del Purgatorio dei napoleta-ni, il film si abbandona alla seduzione dell’Altro. Una ri-cerca di un tempo perduto che è un interrogarsi su ciò che resta di quanto non è più con noi. Un viaggio attra-verso i vicoli dei Tribunali, dei Quartieri Spagnoli, della Sanità, di Montesanto, il Cimitero di Poggioreale, il Limbo dei bambini.
Introduce Prof. Federico Vitella
Sarà presente l’autore
Martedì 15 Novenbre 2011
Ore 21.30
FONDAMENTA DELLE CONVERTITE
di Penelope Bortoluzzi
Genere: antropologico/sociale
Anno di produzione: 2008 Durata: 90’
Un anno nel carcere femminile di Venezia: la vita quoti-diana nei corridoi e negli spazi comuni di un ex-monastero affacciato sulla laguna. Detenute provenienti dal mondo intero, i loro bambini e le agenti penitenziarie vivono in una promiscuità senza tregua, destreggiandosi ciascuno a suo modo fra gerarchie, amicizie, giochi di ruolo e di potere.
Introduce Prof. Federico Vitella
Lunedì 21 Novembre 2011
ORre 21.30
Il VALZER DELLO ZECCHINO
di Vito Palmieri
Genere: musicale/sociale
Anno di produzione: 2010 Durata: 72’
Tra i finalisti dello Zecchino dʼoro ci sono Edoardo, Carlo e Luana, tre bambini diversi per origine e per provenien-za sociale. Li accomuna però lʼamore ed il fermento delle famiglie, che li accompagnerà durante tutta la prepara-zione, fino alla gara finale. Uno spaccato dell’Italia con-temporanea da nord a sud, per scoprire cosa ci distingue e cosa ci unisce.
Sarà presente l’autore
Lunedì28 Novembre 2011
Ore 21.30
OLD CINEMA
BOLOGNA MELODRAMA
di Davide Rizzo
Genere: strorico/sociale
Anno di produzione: 2011 Durata: 56’
Il film nasce all’interno dell’omonimo progetto culturale che indaga l’esperienza spettatoriale nelle vecchie mo-nosale bolognesi. Old Cinema indaga lo stretto legame che intercorre tra la settima arte e gli eventi storici più importanti del XX secolo, confrontandosi con le proble-matiche condizioni dell’esercizio cinematografico al tem-po di internet.
Sarà presente l’autore
Giovedì 24 Novembre 2011
Ore 21.30
Evento speciale fuori concorso
in collaborazione con Premio Volponi
ingresso gratuito
IN ME NON C’È CHE FUTURO
UOMINI E LAVORO ALLA OLIVETTI
di Michele Fasano
Genere: storico/sociale
Anno di produzione: 2011 Durata: 144’
Prima parte. Alle origini di un modello
Seconda parte. Il modello comunitario concreto
C’è stato un momento, a metà degli anni Sessanta, in cui una azienda italiana ebbe l’occasione di guidare la rivolu-zione informatica mondiale. Una rivoluzione tecnologica che aveva le sue radici in una rivoluzione culturale e so-ciale, in un modello industriale pensato al di là di Sociali-smo e Capitalismo, che il suo promotore, Adriano Olivet-ti, aveva sperimentato sin dagli anni Trenta. La Olivetti arrivò a essere la più grande azienda italiana, capace di coprire un terzo del mercato mondiale del suo setto-re. Una multinazionale atipica, caratterizzata da politiche sociali avveniristiche, formazione permanente e attività culturali di respiro mondiale, che furono il segreto del suo successo e non la conseguenza dei suoi profitti. Come nacque tale modello imprenditoriale? In che consisteva il suo stile, all’insegna della socializzazione delle cono-scenze e della responsabilità sociale dell’impresa?
Sarà presente l’autore