Teatro Politeama, Lamezia Terme, 25-26 Febbraio 2012
Compagnia del Teatro Carcano
La bottega del caffè
di Carlo Goldoni
con Marina Bonfigli, Antonio Salines,
Virgilio Zernitz, Massimo Loreto
con Enrico Bonavera, Elio Aldrighetti, Cristina Sarti, Caterina Bajetta,
Michele Di Giacomo, Stefano Cordella
scene e costumi Guido Fiorato
musiche Giancarlo Chiaramello
regia Giuseppe Emiliani
sabato 25 | domenica 26 Febbraio 2012
Teatro Politeama, h. 21.00
Durata 2h, compreso un intervallo
info+ www.teatrocarcano.com
Esclusiva regionale
Protagonista della commedia è l’occhialetto, diabolico strumento, col quale don Marzio, seduto al caffè, spia indiscretamente tutto e tutti, sforzandosi di vedere anche quello che effettivamente non è: “il mio occhialetto non isbaglia …“.
Don Marzio è il prototipo di quei frequentatori di caffè che sanno di questo e di quello, che raccolgono notizie dalla voce degli altri e dalle gazzette per farsene portavoce, senza la cura di controllarle e di verificarne la fondatezza, mescolando verità e invenzione. Nella Bottega del caffè si nasconde una vena scientifico-filosofica caratteristica del 18°secolo e non manca quel doppio livello di lettura, quell’aspetto metateatrale che più volte si ritrova nel Goldoni.
Agli spettatori del Teatro Sant’Angelo, sul finire dell’autunno 1750, questa commedia, che ha come scena fissa una piazzetta veneziana en plein air, doveva apparire come un prolungamento della città lagunare, proprio mentre si popola con le prime maschere e con l’arrivo degli immancabili forestieri, attratti dal clima carnevalesco. La scena è uno spazio quotidiano che ruota attorno ad un centro fortemente simbolico, rappresentato dalla bottega del caffè, un luogo dove si mescolano il consueto e l’imprevedibile: il punto ideale per osservare e giudicare il “Mondo”. Non doveva essere difficile per gli stessi spettatori riconoscere le figure che si agitavano nel cerchio della finzione. Ancora una volta la quotidianità s’intreccia dentro le pareti del Teatro, assecondando un sapiente intreccio d’invenzione comica e di verità.
La realtà della Bottega del caffè è trascolorante: i limiti fra verità ed apparenza tendono a scomparire: Leandro non è che un finto conte; la pellegrina si scopre una moglie in cerca del marito nascosto sotto falso nome; Vittoria, per non essere riconosciuta, passeggia in maschera; nella bisca di Pandolfo si giuoca con le carte segnate e la casa della ballerina ha forse una porta di dietro. “Flusso e riflusso, per porta di dietro”: ecco l’insinuante ritornello di don Marzio, spione che “ha saputo tutto” ma che in realtà non sa nulla.
La geniale costruzione drammaturgia della commedia lascia allo spettatore la sensazione di osservare i casi dell’esistenza attraverso l’occhialetto diabolico di un Maldicente che non tace mai e pretende sempre d’aver ragione. Don Marzio, puntiglioso e insinuante, è sempre pronto a inforcare il suo occhialetto e puntarlo sui casi del “Mondo”. Nella sua mente si rincorrono ipotesi che le parole traducono frettolosamente in certezze. Ogni notizia si tramuta in maldicenza. Il suo sistema di giudizio, nel quale si intersecano personaggi e avvenimenti differenti, finisce per imporsi come una coscienza scomoda dell’esistenza.
Giuseppe Emiliani
Acquisto biglietti online su www.liveticket.it
BOTTEGHINO
giovedì 23 Febbraio – venerdì 24 Febbraio 2012, h 16.00-19.00
sabato 25 Febbraio – domenica 26 Febbraio 2012, h 10.00-13.00 / 16.00-21.00
BIGLIETTI
Platea
€ 20,00 + € 3,00 = € 23,00 Intero
€ 15,00 + € 2,50 = € 17,50 Ridotto
Balconata
€ 10,00 + € 1,50 = € 11,50 Intero
€ 7,50 + € 1,00 = € 8,50 Ridotto
€ 5,00 + € 0,75 = € 5,75 Ridotto Speciale
I prezzi sono comprensivi di diritti di prevendita (15%) e di IVA (10%).
Ridotto: giovani fino a 25 anni, anziani oltre 65 anni, portatori di handicap e relativi accompagnatori, comunque nei limiti dei posti.
Ridotto speciale: Istituzioni scolastiche medie inferiori e superiori organizzate, esclusivamente nei limiti dei posti disponibili.
Ai docenti accompagnatori è riservato un ingresso gratuito in ragione di ogni 10 alunni abbonati.
Foto di Angelo Redaelli