Teatro Politeama, Lamezia Terme, 28-30 Gennaio 2012
Compagnia Sandro Lombardi
La Morsa
Epilogo in un atto
di Luigi Pirandello
con Sandro Lombardi, Sabrina Scuccimarra, Arturo Cirillo
scene Dario Gessati
costumi Giovanna Buzzi
luci Gianni Pollini
suono Antonio Lovato
assistente alla regia Fabrizio Sinisi
regia Arturo Cirillo
sabato 28 | venerdì 29 gennaio 2012
Teatro Politeama, h 21.00
lunedì 30 gennaio 2012 (matinée)
Teatro Politeama, h 10.30
Durata 1h senza intervallo (atto unico)
Esclusiva regionale
La lingua di Pirandello è tutta inventata, tutta mentale, io è la prima volta che l’incontro e trovo affascinante e difficile la sua enorme letterarietà. Pezzi di frase che sono come apici di un iceberg, di cui la parte più consistente è nascosta, non scritta, sprofondata nel mare dell’inconscio. Da subito ho provato una enorme attrazione verso le didascalie, parte integrante ed in fondo parallela delle battute – e non è un caso che molti argomenti dei testi teatrali del Nostro siano stati utilizzati per dei racconti, racconti pieni di dialoghi certo, come i testi drammaturgici sono pieni di descrizioni. Un flusso di pensieri, in cui l’artificio non nega l’interiorità, ma anzi la svela, la porta a galla. Stiamo quindi usando per questo lavoro tutta la scrittura di Pirandello: le varie versioni de La morsa, prima chiamata L’epilogo (di cui abbiamo preferito il finale) e la novella corrispondente, almeno per la prima parte della vicenda, La paura.
Al centro di questa casa-teca vi è lei Giulia, una donna che nel pericolo e nell’urgenza trova la propria interiorità, prendendo atto della sua solitudine e della sua insoddisfazione. Ella scopre la meschina disattenzione degli uomini che la circondano, l’amante ed il marito Andrea che, nel sospetto di un possibile tradimento della moglie rivela però una inaspettata fragilità che lo renderà ancora più sadico e disperato, scegliendo un finale in cui tutto è messo a tacere (come spesso accade in Pirandello), anche la propria ragione di vivere.
In questo gioco a due si insinua il mediocre Antonio, uomo codardo che forse alla fine della vicenda narrata, quando ormai è troppo tardi, intuirà la bellezza di un sentimento e di una condivisione.
Anche immaginarseli questi personaggi non è facile, noi li abbiamo vestiti con qualcosa di eccessivo, senza però aderire interamente ad un grottesco, che ora mi appare come una facile e riduttiva soluzione, ma dandogli una maschera-occhiali, per quanto riguarda i due personaggi maschili, che essi porteranno per tutta la pièce.
Il luogo anche ha avuto da subito su di me un indubbio fascino, “un paese di provincia, oggi” sorto vicino ad un terreno paludoso, ora bonificato dal solerte Andrea. Ecco la vicinanza di questa palude mi ha suggestionato da subito, vi è anche un momento in cui il marito ne parla con attrazione quasi fisica e la fa divenire il centro dei propri sogni adolescenziali.
In questa coabitazione tra un interno ed un esterno, tra la casa e l’acquitrino, questi personaggi trovano un loro doppio negli animali abitanti di una natura malata e ferita, tutti creature di questo mondo inquieto.
Arturo Cirillo
BOTTEGHINO
giovedì 26 Gennaio – venerdì 27 Gennaio 2012, h 16.00-19.00
sabato 28 Gennaio – domenica 29 Gennaio 2012, h 10.00-13.00 / 16.00-21.00
BIGLIETTI
Platea
€ 20,00 + € 3,00 = € 23,00 Intero
€ 15,00 + € 2,50 = € 17,50 Ridotto
Balconata
€ 10,00 + € 1,50 = € 11,50 Intero
€ 7,50 + € 1,00 = € 8,50 Ridotto
€ 5,00 + € 0,75 = € 5,75 Ridotto Speciale
I prezzi sono comprensivi di diritti di prevendita (15%) e di IVA (10%).
Ridotto: giovani fino a 25 anni, anziani oltre 65 anni, portatori di handicap e relativi accompagnatori, comunque nei limiti dei posti.
Ridotto speciale: Istituzioni scolastiche medie inferiori e superiori organizzate, esclusivamente nei limiti dei posti disponibili.
Ai docenti accompagnatori è riservato un ingresso gratuito in ragione di ogni 10 alunni abbonati.
Foto di Marcello Norberth