Castello Normanno-Svevo, Vibo Valentia, Domenica 29 Luglio, 2012

Pino Insegno in Edgar Alan Poe - Racconti di un uomo al Magna Graecia Teatro Festival

“Il Sud del Mondo”,è questo il tema della nona edizione del Magna Graecia Teatro Festival dal 15 luglio in 13 siti archeologici della Calabria e che già dalla scorsa edizione è uscita dai confini della regione con alcune rappresentazioni inedite di spettacoli nazionali.
Di particolare significato è che tra i 13 spettacoli proposti, per un totale di 54 rappresentazioni, ben sette sono produzioni originali realizzate appositamente per il Magna Graecia Teatro Festival, mentre altre sei saranno anteprime nazionale.

Giorgio Albertazzi ha scelto i progetti che uniscono una originale proposta culturale a elementi di particolare attrattiva per il pubblico.

L’Isola Ritrovata
Pino Insegno
Edgar Alan Poe – Racconti di un uomo
Dal profondo nord un racconto per il mio sud
Regia di Alessandro Prete
Con Alessia Navarro, Andrea Murchio e sei danzatori

I diversi linguaggi messi in scena: prosa, musical, danza, poesia e visualizzazioni multimediali, danno allo spettacolo il sapore di un Gotico Rock unito ad un linguaggio multimediale; musiche, balli, prosa e poesia sono contornati da un linguaggio futuristico.
I personaggi si muovono e parlano all’interno di un paesaggio mistico gotico antico, caratterizzato da un effetto tridimensionale del palco che lascia spazio ad un’atmosfera altamente innovativa.

I personaggi entrano ed escono da varie dimensioni, dalla paura e l’angoscia si passa al romanticismo, dall’antica arte della danza alla musica più innovativa e tecnologica, da un quadro antico statico ad immagini dinamiche e realistiche, nonché cinematografiche, di assassinii che sembrano accadere in diretta, da personaggi reali a sogni e fantasmi.

La storia sarà raccontata seguendo le gesta del suo protagonista, ma i colpi di scena faranno in modo che lo spettatore sarà proiettato in una dimensione in cui si fondono la percezione del passato, la verità del presente e il desiderio di un “futuro” …

Come con l’illustre precedente dell’Edipo della tragedia greca, impegnato a risolvere due quesiti della sfinge, anche qui si tracciano i confini che alludono a due temi immensi: l’uomo; il giorno e la notte. La storia racconta l’ossessione di Poe per la sua amata Eleonora. Come nel Teatro Greco vi sono parti miste: dialogo tra attori e corpo di ballo, monologo degli attori, dialogo degli attori con il personaggio muto della scenografia multimediale. Nel suo complesso dunque la tragedia messa in scena è uno spettacolo eterogeneo composto da parti recitate, danzate e accompagnate da musiche moderne, che sorprendono il pubblico e lo conducono, attraverso emozioni intense e crescenti, al palpito dell’inesorabile fine nefasta dei personaggi.

Il palco si trasformerà in un sottoscala di un castello, le quinte ed il fondale saranno sostituiti da velatini di tulle, in cui inizialmente saranno proiettati dei quadri ed in seguito scene rappresentanti l’amore, la morte e l’ossessione che imprigionano i sentimenti contraddittori del protagonista. Il corpo di ballo rappresenta il coro che sottolinea gli aspetti psicologici dei due protagonisti, talvolta facendo da controcanto, altre volte assumendo un ruolo più preciso all’interno della storia.

E’ proprio il costante richiamo alla tragedia greca che conferisce allo spettacolo quella vasta gamma di significati che vanno dal mirabile al mostruoso, dalla magia dell’amore che lega Poe ad Eleonora alla follia che lo conduce ad ucciderla ferocemente. La tragedia messa in scena riconduce alla contradditorietà che ha sempre caratterizzato il teatro greco, viene così rappresentato il destino tragico dell’uomo ma anche la sua coscienza, la sua piccolezza e la sua grandezza.

La tragedia greca è un fenomeno di tale importanza e di tale complessità che tuttora pone di fronte ad una riflessione pressoché inesauribile. Essa rimane tuttora al centro dell’attenzione della critica e della filologia tanto da risultare estremamente e sorprendentemente attuale nella nostra epoca.
Essendo lo spettacolo costruito con più linguaggi artistici, mi è sembrato adeguato adottare una costruzione registica che vorrebbe proporre quasi completamente la struttura della tragedia greca. Così come considero interessante il connubio tra la modernità di Poe e la tragedia greca.
“Poe che racconta la tragedia greca e la tragedia greca che racconta Poe”.

Inizio spettacolo ore 21:30

www.magnagreciateatrofestival.it

Il Magna Graecia Teatro Festival utilizza il Sistema di Biglietteria liveticket.
Info su www.liveticket.it – biglietteria per teatro

Info