live in italia

Mercoledì 7 Dicembre 2016, ore 23.00

Closer -Music is Hppiness- presenta Technasia + Roberto Navarro + Antonio Marrandino + Aran Burn + Mario Minucci

Technasia
“Quando si abbandona la musica per un giorno è come se fosse passato un mese, è un settore straordinario che porta felicità a tante persone. In cambio devi dedicare tutta la tua vita ad esso ed anche di più”
Parole che hanno il sapore di una passione unica di chi a soli dieci anni si è avvicinato a questo settore e che mantiene in modo costante la sua forte presenza nei club e festival di tutto il mondo .
Il suo nome è Charles Siegling o meglio conosciuto come Technasia.
Dopo il divorzio con Amil Khan con cui aveva cominciato i suoi primi passi nella musica elettronica Charles scala le top ten a suon di dischi .
La sua originalità non è riproducibile da tutti .
Stile che richiama spesso brani rock-pop degli anni ’80 che confluiscono nel mondo dell’ elettronica, toccando tanto la techno quanto l’house/deep&tech
Owner di una delle più grandi label al mondo denominata Sino la quale lui stesso definisce come il suo parco giochi, un posto dove lui e i suoi amici possono rilasciare musica che sia di suo gradimento.
Charles ama la musica a patto che questa sia reale, ossia racconti della gente che l’ ha composta .
Sino è tutto questo, è onestà
Nulla viene lasciato al caso nella vita di Charles così nei suoi dj set così nella sua label.
La creatività deve essere la chiave per poter fare la differenza così nella musica così nella vita di tutti i giorni.
Questo è Charles Siegling, questo è Technasia .
E se lui ama l’ Italia noi siamo fieri di poterlo ospitare per il nostro terzo appuntamento.

Roberto Navarro
Si avvicina alla musica elettronica molto presto e a soli 14 anni ha inizio la sua carriera da Dj .
A 18 anni diventa resident di un club conosciuto dell’isola dove ha subito la possibilità di condividere la consolle con artisti del calibro di Marco Carola , Tania Vulcano , Deep Dish e tanti altri .
Tutto ció gli consente non solo di aumentare la propria esperienza e tecnica nel settore ma di ottenere la possibilità di esibirsi in club come Space Ibiza, Es Paradise, Pacha, Peivilege, Row 14 e tanti altri portando la sua borsa di dischi nelle maggiori città d’Europa e del territorio spagnolo .
Dal 2011 diviene dj e promoter del Tipic club e resident della serata Cadenza di Formentera, avendo inoltre la possibilità di esibirsi in alcuni festival del noto brand tedesco Cocoon continuando a condividere la consolle con artisti come Lucian , Michel Cleis, Frizt, Kalkbrener, Ilario Alicante, Miss Kittin, Satoshi Tomie, Dennis Ferrer .
Il suo stile va dalla pura deep alla techno sempre con la presenza di melodie e tanto groove.

Antonio Marrandino
Antonio Marrandino sin da piccolo si sente affascinato dalla musica ed è poco più di un bambino quando si fa regalare una console e inizia a divertirsi amatorialmente. Col passare del tempo si sente sempre più rapito da artisti del calibro di: Dub fire, Richie Hawtin, Rino Cerrone, Marco Carola, Loco Dice, Sven Vath , ecc.
Decide così di coltivare questa passione. Lui e la Techno sono una sola cosa, inizia nel 2008 un percorso musicale frequentando un corso presso lo Studio 76 di Marco Montefusco, inizia a suonare per i piccoli club della sua città, finchè il 1 giugno 2009 suona per la prima volta al Dolcevita Italian Discoteque. Da qui entra a far parte di un progetto,“So Much” che le offre la possibilità di suonare in molti eventi con dj del calibro di: Dj Ralf, Paul Ritch, Joseph Capriati, Marco Carola, Uto Karem, Danilo Vigorito, Nicole Moudaber, Dj Simi, Tini , Josh Wink e molti altri.
Il 2011 è l’anno in cui inizia a produrre musica la sua prima track è “Amazing “ che lo porta ufficialmente alla sua prima uscita. Trasferito a Milano frequenta la Sae Institute, offrendogli un grande aiuto per il suo lavoro in campo produttivo. Da qui le sue tracce sono supportate e suonate dai migliori dj del mondo come Richie Hawtin, Marco Carola, Christian Varela, Carlo Lio, Roger Sancez ecc. Attualmente lavora per grandi etichette e produttori e di recente entra ufficialmente a far parte del progetto Inside, progetto che lo vede impegnato in prima linea nelle serate underground della sua regione, e in giro per l’Italia.

Aran Burn
“Passione ed entusiasmo sono le sensazioni che distinguono un professionista da un artista”.
Questa la premessa di Aran Burn, dj e producer, che sin dall’età acerba ascoltava e collezionava “Release Yourself” di R. Sanchez (2002), “Global Underground: Toronto” dei Deep Dish (2003), Larry Levan e Frankie Knuckles, fondamentali per la sua crescita musicale nella house music, quando partecipava alle serate “Angels of Love”, di cui i protagonisti erano artisti di fama internazionale. Questi gli anni in cui si esibiva come dj affiancando Flavio Vecchi, Robert Owens, Dustin Zahn, Marco Faraone, Ambivalent, Shlomi Aber, Nakadia, Simone Cavagnuolo e altri.
Ma il passaggio fondamentale che caratterizzerà il suo sound sarà l’illuminante scoperta di un genere musicale dai bassi penetranti con intessiture di suoni sintetici, in cui svaniscono le armonie, si tratta della Techno. In età più matura Aran Burn inizia ad ammirare il “The Bells” di Jeff Mills e con esso grandi personalità pioniere di questo genere musicale come Carl Craig, Richie Hawtin e naturalmente Kevin Saunderson. Aran Burn descrive il linguaggio techno come una rivelazione di suoni che confonde e che non mira ad accomodare il pubblico o ad essere compresa dall’ascoltatore. In una interminabile ricerca dell’essenziale, essa rappresenta quella sovversione musicale che rifiuta la massificazione, ma che si lega invece al concetto della massima sperimentazione, finalizzata e proiettata al futuro. Il dj descrive se stesso senza limiti ed in costante trepidazione, un po’ come la techno, alla perenne ricerca, nel modo più estremo, di nuove relazioni tra accenti aggressivi e armonie. Ma essa, nella sua complessità, è anche il riflesso introspettivo del suo compositore, un intenso circuito di synth psichedelici e scuri, di bassi, che tenebrosi danno corpo al brano, di rides isterici che donano fluidità. Il risultato è una completa ipnosi che cresce e varia su di un ritmo sostanziale di battute in 4/4, privato di qualsiasi “criminale ornamento” accessorio. Questo è il genere musicale volto a manifestare il vigore del ritmo, e a far intuire all’ascoltatore ogni singolo livello sonoro, così da accompagnarlo con la mente nella profondità del vero principio della Techno music. In definitiva Aran Burn utilizza la Techno per scoprire, e per poi raggiungere una naturale libertà creativa, guardando avanti e tenendo fede a pochi e sopportabili principi formali che questo genere non impone, ma di cui necessita per essere definito tale. Dunque per il nostro dj comporre della musica Techno è l’impresa di ricercare sempre il nuovo, con audacia e nel modo più spontaneo possibile.

Mario Minucci
Sin da piccolo coltiva la sua passione per la musica seguendo le orme dei big della tech house e techno.
Inizia a suonare in vari club avellinesi riuscendo a farsi strada,e conoscendo un gruppo di cui tutt oggi fa parte “Inside_Ita”.
Grazie a loro è riuscito ad affiancare grandi artisti come Gianni Sabato, Par Grindvik e Francesco Miele con ottimi open set.
Dopo qualche anno inizia la sua prima produzione tech house/techno ,cercando di creare uno stile unico nel suo genere aspirandosi a grandi dj mondiali come Marco Carola. Dal punto di vista discografico , conta release su Bif Records, The Dribble e prossimamente su Kenpo Recordings.

Ingresso:
15 € con prevendita entro l’1.00
15 € con prevendita + 5 € alla cassa dopo l’1.00
20 € ingresso backstage entro le 2.00
30 € ingresso Tavolo (kit bottiglia 5 pax)

Per ingresso backstage, lista staff e lista omaggio (nome e cognome e alla cassa presentarsi con documento di riconoscimento)

Disponibilità servizio navetta

Infoline:
3487551272
3806841290
3277309279
3334672411

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