Teatro Bibiena, Mantova, Venerdì 14 ottobre 2011

Virgilioatto unico di Chiara Prezzavento
prodotto dall’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani”
in collaborazione con Accademia Nazionale Virgiliana
regia Maria Grazia Bettini
musiche originali Stefano Gueresi
scene Diego Fusari
costumi Francesca Campogalliani e Diego Fusari
luci Giorgio Codognola
con
Diego Fusari – Lucio Vario Rufo, un poeta in lutto
Andrea Flora – Clito, segretario greco di Vario
Rossella Avanzi – Creusa, prima sposa di Enea
Francesco Farinato – Turno, re dei Rutuli
Adolfo Vaini – Virgilio, un poeta defunto
Francesca Campogalliani – Amata, regina dei Latini
Stefano Bonisoli – Enea
Valentina Durantini – Lavinia
e con Matteo Bertoni, Giulia Cavicchini, Alessandra Mattioli, Annalaura Melotti – le Ombre, quasi un Coro

L’Accademia Teatrale Campogalliani porta in scena l’atto unico commissionato dall’Accademia Nazionale Virgiliana per celebrare il genetliaco di Virgilio in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, un’esplorazione del rapporto tra l’autore e la sua opera – e tra la poesia e la storia – condotta attraverso una rilettura onirica degli eventi che circondarono la morte di Virgilio e la pubblicazione della sua opera più celebre: l’Eneide.

“Di Uomini E Poeti” sarà pubblicato in autunno a cura dell’Accademia Virgiliana. Tradizione vuole che, in punto di morte, Virgilio abbia chiesto con insistenza la distruzione della sua opera incompiuta, il poema epico che ancora non si chiamava Eneide.

Ma il poema era una straordinaria celebrazione – e ancor più un’edificazione del mito di Roma, bella nella sua incompiutezza: Vario Rufo, poeta
a sua volta e amico di Virgilio, non ebbe cuore di obbedire alla richiesta e in seguito ebbe da Augusto l’incarico di curare la pubblicazione dell’Eneide così come Virgilio l’aveva lasciata.

E’ per una disobbedienza alla volontà di un amico defunto che il poema è giunto a noi attraverso venti secoli, con l’occasionale verso imperfetto, con qualche incoerenza, con le sue asimmetrie narrative e con un eroe cui forse – forse! – l’autore non ha fatto in tempo a instillare, a completamento delle virtù romane, la scintilla vitale.

I latinisti si sono interrogati a non finire sul brusco finale del Libro XII, e innumerevoli generazioni di studenti ginnasiali hanno storto il naso
davanti al Pio Enea, più paradigma di obbedienza e abnegazione che essere umano. Rileggendo il poema con occhi adulti, e con la libertà e il gusto di cui non si può beneficiare sui banchi di scuola, ci si trova a meditare, più che sulle vicende di Enea e dei suoi, su ciò che Virgilio non ebbe tempo di compiere prima di morire.
La tentazione di considerare la gelida caratterizzazione di Enea un difetto da prima stesura è irresistibile. Questo Virgilio, che torna nei sogni di Vario Rufo per deciderlo a bruciare il manoscritto incompiuto, non si preoccupa tanto dell’imperfezione dei versi, quanto di non avere avuto il tempo di tratteggiare compiutamente i significati e i messaggi che voleva nella sua opera. Ma a complicare il dilemma di Vario, lacerato tra la lealtà all’amico e l’ammirazione per il poema, irrompono nel sogno i personaggi dell’Eneide – non l’eroe eponimo e vincitore, ma gli sconfitti: Creusa, Turno, Amata, colmi di risentimento e certi che solo la distruzione del manoscritto li libererà dalla sorte cui Virgilio li ha condannati. Ed ecco che la lotta per il rogo dell’Eneide diventa una metafora per l’intrecciarsi di arte e vita, dovere e istinti primari, libero arbitrio e destino, amore, sconfitta, giustizia e memoria – in una parola, l’umanità.

Difficilmente la questione di che cosa davvero mancasse al compimento dell’Eneide troverà una risposta inoppugnabile. Dove storiografia e filologia non possono giungere, tuttavia, al teatro è consentito tessere, con le incertezze di Virgilio e il rifiuto di Vario, una riflessione sul rapporto tra l’autore e la sua opera.

Biglietti: 18,00/22,00 euro
Abbonamenti: 140,00 euro, studenti 60,00 euro

Contatti: Fondazione “Umberto Artioli” – Mantova Capitale dello Spettacolo
Indirizzo: (MANTOVA)
Telefono: 0376 221259 – 800 085992
E-mail: fondazione@capitalespettacolo.it
Sito: http://www.capitalespettacolo.it/

Il Fondazione Mantova Spettacolo utilizza il Sistema di Biglietteria liveticket.
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