Abbazia Benedettina, Lamezia Terme (CZ), lunedì 12 agosto, 2013

Elisabetta  Pozzi "Giovanna  D’Arco " al Magna Graecia Teatro Festival

Elsinor Teatro Stabile di Innovazione
Elisabetta  Pozzi
In
Giovanna  D’Arco

Di Maria Luisa Spaziani
Regia di Andrea Chiodi
Musiche di Daniele D’Angelo
Scene di Matteo Patrucco con la supervisione di Margherita Palli
Costumi di Ilaria Ariemme

Inizio spettacolo ore 21:15

www.magnagreciateatrofestival.it

www.comune.lamezia-terme.cz.it

Info
Comune di Lamezia Terme
INTERO    € 10,00  ( 8,80 + 1,20 per diritti di prevendita)
RIDOTTO  €   7,00  ( 6,20 + 0,80 per diritti di prevendita)
Il diritto di prevendita si applicherà fino a mezz’ ora prima dell’ inizio dello spettacolo.
La prevendita si effettuerà tutti i giorni ( escluso i giorni degli spettacoli)  dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 13
presso la sede di TEATROP -Viale Marconi, 101 – Lamezia Terme
per informazioni Tel. 0968 437125 – cell 3661726414
Nei giorni di spettacolo la Biglietteria sarà attiva presso L’Abbazia Benedettina con i seguenti orari:
Mattino: dalle ore 10 alle ore 13,00
Pomeriggio: dalle ore 17 ad inizio spettacolo
Recapito telefonico Biglietteria:  3661726414

Il Comune di Lamezia Terme per il Magna Graecia Teatro Festival utilizza il Sistema di Biglietteria liveticket.
Info su www.liveticket.it – biglietteria per teatro

Lamezia Terme – Abbazia Benedettina

Abbazia Benedettina, Lamezia Terme (CZ),

 

L’abbazia di S. Maria di S. Eufemia fu fondata da Roberto il Guiscardo nell’XI secolo nell’area di un precedente monastero bizantino (S. Eufemia), ed è espressione, insieme al vicino castello di Nicastro, di alcuni tra i più importanti aspetti della conquista normanna.

Del complesso rimangono ruderi che permettono una lettura di massima della sua articolazione interna, caratterizzata dai resti della chiesa e dell’area del chiostro. Della chiesa sono visibili il prospetto principale con i resti delle due torri campanarie, la divisione interna in tre navate illuminate da una serie di finestre ad arco, e parte dell’area presbiteriale con il transetto, che culminava ad est con le tre absidi.

La tecnica costruttiva è già nota in altri monumenti normanni, così come l’impiego di elementi architettonici di spoglio di età romana rientra nella tradizione normanna di sottolineare la grandezza della monarchia utilizzando i materiali dell’Impero romano.


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