Anfiteatro Romano di Alife (CE), Venerdì 24 Agosto, 2012

IONE ilarotragedia da Euripide

HYSTRIO/ARPA/MDA PRODUZIONI

IONE
da Euripide

con
GIANNA BEDUSCHI
GIUSEPPE BERSANI
ANNALISA D’ANTONIO
ELISA DI DIO
LYDIA GIORDANO
GIOIA GUIDA
ERNESTO LAMA
CINZIA MACCAGNANO
CARLO VITALE
SEBASTIANO TRINGALI
regia e movimenti
AURELIO GATTI
aiuto
FILIPPA ILARDO

musica di scena e fisarmonica
MARCELLO FIORINI
costumi
ELENA PENELLO
scene
Capannone Moliere

Una donna e un giovane: una madre violentata e un figlio abbandonato che si incontrano dopo una concitata sequenza di tentati omicidi e riconoscimenti presunti e reali.
Nello “Ione”, una tragedia probabilmente rappresentata nella penultima decade del V sec. a.C., Euripide porta sulla scena, e risolve positivamente, l’eterno dramma dell’uomo alla ricerca di quei vincoli di sangue che né il tempo né le distanze possono rimuovere o spezzare .

“Ione” , come “Elena” , appartengono ai cosidetti “drammi del caso”, in cui i destini umani sono affidati non a un provvidenziale intervento divino, ma a un ceco moto d’eventi che ostacolando, mutando e deviando i progetti e le azioni degli uomini fa scaturire dai loro cuori e dalle loro menti una complessa, contraddittoria e molteplice umanità.

Quindi la vicenda: un bambino abbandonato in una grotta, una madre tormentata dai rimorsi, un riconoscimento con lieto fine dopo molte peripezie che comprendono un finto riconoscimento, una trama omicida e un tentativo di linciaggio.

Lo Ione è il più antico esempio di dramma a intreccio del teatro europeo. Più che una tragedia è una tragicommedia, tutta giocata sugli equivoci dell’identità e percorsa da un’ironia sottile che fa dei suoi personaggi degli eroi minuscoli, incapsulati nel loro inconsapevole gioco delle parti, ma alla fine riscattati dai capricci del destino. Ma nonostante il lieto fine, ciò che emana da questa tragedia dell’estrema maturità di Euripide è un angoscioso senso di debolezza e di precarietà della condizione umana, sottratta sia a un disegno provvidenziale divino sia al dominio della ragione.

Un finale propiziato dal caso, che coinvolge tutti i personaggi: Ione, il Coro delle serve di Creusa, Creusa, Xuto, il Vecchio, il Servo di Creusa, la Pizia e gli dei chiamati Ermes e Atena e l’evocato Apollo. Ogni fatto dimostra, tragicamente, come l’uomo sia “pupazzo” in balia di un destino a cui gli stessi dei possono solo assistere.

Il giovane Stefano Annoni è Ione, Cinzia Maccagnano una Creusa appassionata, uno stupito quanto caparbio Xuto è creato da Sebastiano Tringali. Ernesto Lama propizia l’oracolo nelle vesti della Pizia. Dodici attori e danzatori per un’opera rara, che da molti anni è assente dalla scena nazionale.

L’ingresso è di euro 12 (intero) e di euro 10 (ridotto)
L’inizio delle rappresentazioni è fissato alle ore 21.15

Teatri di Pietra in Campania 2012
Info e prenotazioni al numero verde 800024060
email
info@capuanticafestival.it
www.capuanticafestival.it

www.teatridipietra.org

 Anfiteatro Romano di Alife, Teatri di Pietra, utilizza il Sistema di Biglietteria liveticket.
Info su www.liveticket.it – biglietteria per teatro

Info