DanceHaus, Milano, sabato 12 ottobre, 2013
La banalità del Cilindro
Uno spettacolo per non applausi di Fabrizio Calanna.
Hitler in un comunicato disse: Le opere d’ arte che richiedono una quantità esagerata di spiegazioni non capiteranno più tra le mani dei cittadini tedeschi.
Al giorno d’oggi dire in cosa consista la dittatura, quindi la prevaricazione che ne consegue, non mi semplice… chiaro che in molti stati del Mondo esiste e continua a persistere un regime di terrore che sovrasta libert di parola, pensiero, religione e quant’altro…
Ma la nuova dittatura più subdola e radicata quella che vivo, ogni giorno…
Pasolini afferma […] una ferocia cos ambigua, ineffabile, abile, da far s che ben poco di buono resti in ci che cade sotto la sua sfera. Lo dico sinceramente: non considero niente di pi feroce della banalissima televisione[…].
Cos come Pasolini, sono esistite ed esistono persone che lottano contro un regime psicologico, militare o culturale, tra questi Charles Spencer Chaplin che lo faceva con la poesia, la bellezza e il sorriso.
Il suo Charlot rappresentava l’uomo per eccellenza con pregi e difetti: nel suo abbigliamento era insita la precisa volont di innalzarsi, possedere uno status simbol che potesse appagare lo sguardo delle tante persone “perbene” che incontrava nei suoi film… combatteva il potere banalizzandolo, deridendolo e molto spesso sorridendogli…
La sua bombetta (cos come il resto del suo costume) voleva essere, un messaggio all’umanit; era qualcosa che lui indossava per arrivare a livelli sociali che ha sempre rincorso e trasceso. Nei suoi film (sino a: Il Grande Dittatore) aveva la necessit di indossare quello status simbol che apparentemente lo innalzava ma in realt, come avviene nell’attuale societ consumistica, lo ingabbiava e lo omologava…
La Bombetta (il borghese, il perbenista, il poveraccio) si ritrova a lottare contro il Cilindro ( il Nobile, il Potere, il Dittatore,), il Cilindro risponde mettendola alla berlina e processandola per reati assurdi e inconsistenti (al contrario di come avviene ad Adolf Eichmann riferendomi a “La Banalit del Male” di Hannah Arendt).
Lo dico sinceramente… L’unico modo per salvarmi da questa visione, sicuramente catastrofica ma assolutamente realistica, togliermi ogni orpello, pulire il mio immaginario, violentare e provocare altri aspetti della mia esistenza, liberare la mente da un concetto di omologazione ormai incancrenito, processare incondizionatamente i nuovi strumenti del potere, riattivare lo spirito critico che possa dare sostanza alle cose semplici…
Chaplin dice: ” …se uno ama i piaceri grossolani e non il denaro, la cosa pi bella del mondo.”
E’ per tutto ci che d’obbligo privarsi, una volta per tutte, di Cilindro e Bombetta.
Fabrizio Calanna
info & prenotazioni:
eventi@dancehaus.it
0236515997
Biglietti:
Intero 15 euro
ridotto 10 euro
DanceHaus
Via Tertulliano,70
Milano
Sito web evento: www.compagniavuotoperpieno.com
La redazione di liveinitalia ringrazia Fabrizio Calanna per averci segnalato l’evento.