Teatro Romano di Altilia, Sepino (CB), mercoledì 3 agosto 2016

"Lo stupro di Lucrezia" a Terra d'Arte estate 2016 al Teatro Romano di Altilia a Sepino

 

Lo stupro di Lucrezia
di William Shakespeare
Teatro di Dioniso col sostegno del Sistema Teatro Torino

Valter Malosti
traduzione di Gilberto Sacerdoti

La lunga frequentazione di Valter Malosti con l’opera in versi di Shakespeare ha prodotto nelle passate stagioni piccoli gioielli teatrali come Venere e Adone, premio Associazione Nazionale Critici di Teatro 2009.
Lo Stupro di Lucrezia venne pubblicato nel 1594, l’anno successivo alla stampa del poemetto gemello Venere e Adone (committente e dedicatario il medesimo Southampton). I due poemetti sembrano formare una specie di dittico simmetricamente contrappuntato, in cui la seconda tavola rovescia la prima: dallo sfondo giorgionesco del primo  con conigli cani, cavalli e cinghiali si passa ad un tragico notturno, immerso in una livida oscurità caravaggesca squarciata dalla luce di una torcia. Per il grande poeta inglese Ted Hughes, autore di un visionario e misterico saggio/poema Shakespeare and The Goddess of Complete Being, questi poemetti, scritti quando i teatri londinesi eran chiusi per la peste, sono  la base in cui individuare idealmente tutta la strategia poetica e i fondamenti metafisici dell’intera opera shakespeariana.

Lo stupro di Lucrezia

La storia di come Tarquinio stupri Lucrezia, invasato di lei dopo le lodi del marito Collatino all’interno di una bizzarra gara tra generali, e di come il suicidio della vittima spinga il popolo romano a ribellarsi e a liberarsi dal giogo della tirannia monarchica era stata succintamente narrata da Tito Livio e Ovidio e poi da Chaucer. In Shakespeare la voce della donna si dilata attraverso un’ingegnosa serie di lamentazioni, introspezioni, allegorie, invettive contro il Tempo, l’Occasione, e in una ekphrasis che è capolavoro assoluto: la lunga descrizione di un quadro di argomento troiano (memore forse di Giulio Romano e di Mantova?), in cui il sacco della città diviene la sua propria violazione. E questo lungo monologo è forse uno dei più alti esempi di meditazione sulle conseguenze dello stupro visto dalla parte di una donna. Non è un caso che questa figura e il suo suicidio provocarono vibranti polemiche e contrapposizione sul giudizio morale da dare a questa figura esemplare all’interno del mondo cristiano, vera “causa celebre” della casistica (vedi Agostino: “ammazzando sé stessa ha ammazzato un’innocente”).
qui Shakespeare dispiega la sua potentissima lingua e la capacità geniale di mescolare l’orrore all’anti-tragica parodia, con una specie di equilibrio incantatore che ci inghiotte nella musica delle parole: Una lingua tesa, turgida ch enon concede sospensioni liberatorie. In scena i protagonisti sono due giovani attori appena diplomati alla Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino diretta da Valter Malosti, Alice Spisa e Jacopo Squizzato, cui è richiesto un lavoro fisico e verbale violento ed estenuante, dentro una partitura sonora inquieta e multiforme.

Mercoledì 3 agosto 2016 inizio spettacolo ore 21.00

Biglietti
Intero €15,00 Ridotto €10,00
Info
Tel. 335454456 – 3333300850
www.fondazionecultura.it

Teatro Romano di Altilia
Strada Provinciale 82, 34,
86017 Altilia  (CB)

Terra d’Arte estate 2016

Terra d’Arte estate 2016

Sepino, Termoli, Pietrabbondante, Roccavivara i luoghi di TERRA D’ARTE per il teatro.

Vasto il cartellone di spettacoli che dal 30 luglio al 20 agosto coinvolgerà rispettivamente il Teatro Romano di Altilia (Sepino), il Teatro Verde a Termoli, il Teatro Sannita di Pietrabbondante e l’Anfiteatro di Madonna del Canneto a Roccavivara.

La Fondazione Molise Cultura utilizza il Sistema di Biglietteria liveticket.
Info su www.liveticket.it – biglietteria per teatro

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