Salone degli Incanti ex Pescheria, Trieste, dal 04 Agosto al 30 Settembre, 2012

"Nur/Luce - Appunti afghani" Monika Bulaj

“NUR/LUCE. Appunti afghani” è una mostra della fotoreporter Monika Bulaj, che dopo essere stata presentata a Venezia nella Loggia di Palazzo Ducale e a Roma nelle Officine Fotografiche, viene ospitata a Trieste nella suggestiva cornice dell’ex Pescheria – Salone degli Incanti, arricchita da nuove immagini e da alcuni interventi di urban art.

"Nur/Luce - Appunti afghani" Monika Bulaj

Nata a Varsavia nel ’66, Monika Bulaj è fotografa, reporter fre
e lance e documentarista
. Laureata in filologia, si è dedicata alla ricerca antropologica, approfondendo, in particolare il tema della fede.

Considerata da alcuni “la migliore fotografa sul tema del sacro”, ha pubblicato diversi libri di fotografia e un paio di romanzi, collabora regolarmente con National Geographic, GEO, La Repubblica, Il Venerdi di Repubblica, D – La Repubblica delle Donne, Freundin, TEATR (Polonia), EAST – European and Asian Strategies, Courrier International, Corriere della Sera, Io Donna – Corriere della Sera, Gazeta Wyborcza, Internazionale, Avvenire, Famiglia Cristiana, Il Piccolo.

Ha all’attivo circa 60 mostre personali, tra New York e Il Cairo. E’ stata insignita dei seguenti premi: Grant in Visual Arts 2005 da parte di European Association for Jewish Culture; Premio Francesco Gelmi di Caporiacco 2008; Premio Chatwin 2009 “Occhio assoluto”; The Aftermath Project Grant 2010; Premio Luchetta-Hrovatin 2011; TEDGlobal Fellowship 2011.

 

Monika Bulaj parla della mostra come di “un viaggio solitario nella terra degli Afghani. Dividendo il cibo, il sonno, la fatica, la fame, il freddo, i sussurri, il riso, la paura. Spostandosi con bus, taxi, cavalli, camion, a dorso di yak. Dal confine iraniano a quello cinese sulle nevi del Wakhan, armati soltanto di un taccuino e una Leica, fatti per l’intimità dell’incontro. Balkh, Panjshir, Samanghan, Herat, Kabul, Jalalabad, Badakshan, Pamir Khord, Khost wa Firing.

Uno slalom continuo per evitare i banditi targati Talib, seguendo la complicata geografia della sicurezza che tutti gli afghani conoscono. Parlando con gli afghani, ho scoperto che la guerra è una macchina miliardaria che si autoalimenta e che pur di funzionare arriva al punto di pagare indirettamente tangenti allo stesso nemico.

Rifiutando di viaggiare con un’unita’ militare – ‘embedded’ – protetti da un elmetto in kevlar, ho ritrovato un mondo che dalla Maillart a Bouvier gli europei amarono e che ora, dopo dieci anni di presenza militare, abbiamo rinunciato a conoscere. La culla del sufismo e di un Islam tollerante che, lì come in Bosnia, l’Occidente si ostina a ignorare

Un mondo odiato dai Taliban e minacciato dal nostro schema dello scontro bipolare. Un Paese nudo e minerale, dove un albero ha una maestà senza eguali e l’individuo non ha spazio per l’arroganza.
Deserti dove il richiamo “Allah u Akhbar” suona più puro che altrove. Una terra abbacinante, dai cieli sconfinati, e così inondata di sole che bisogna rifugiarsi nell’ombra – interni, albe e crepuscoli – per ridare un senso alla luce, al fuoco, ai bagliori dello sguardo. Un Paese disperato, dove la donna è schiacciata dal tribalismo e l’oppio è la sola medicina dei poveri, ma dove una straniera può essere accolta in una moschea e l’incantamento dello straniero è vissuto come una benedizione.
"Nur/Luce - Appunti afghani" Monika Bulaj

Una terra dove si rischia la vita solo andando a scuola e dove nelle periferie disperate i bambini si svegliano alle quattro del mattino per andare a prendere l’acqua con gli asini. Ma anche un Paese d’ironia, capace di ridere nei momenti più neri, rispettoso degli anziani, perfettamente conscio che il solo futuro possibile sta nella scuola, e nei bambini che domani saranno uomini
Nel “giardino luminoso” dell’Afghanistan ho seguito d’istinto i suoi sentieri, trovando focolai di speranza nei luoghi più insperati, nel fondo più nero della disperazione”.
 
“Appunti afghani” è una raccolta di immagini di grande qualità: oltre all’impeccabile aspetto tecnico/compositivo delle fotografie, realizzate indistintamente in colore e bianco e nero, spicca la sensibilità dell’autrice, che crea una serie di immagini intense, raffinate, vissute e coraggiose come l’impresa stessa.

Rifiutando di viaggiare con i militari come fotografa ‘embedded’, Monika Bulaj è riuscita ad “entrare” e a mescolarsi con la gente e le tradizioni dei luoghi visitati, siano essi villaggi Kirghisi che città – spettro come Kabul, ottenendo completa fiducia, tanto da riuscire a scattare anche in situazioni particolarmente delicate come ospedali, moschee, scuole e prigioni. Il suo lavoro inoltre mette in luce un altro Afghanistan, spesso nascosto dagli stereotipi e mascherato dai pregiudizi, quello delle donne, raccontate attraverso scatti che catturano le loro espressioni più autentiche.

"Nur/Luce - Appunti afghani" Monika Bulaj

A corollario della mostra, dal 7 al 9 settembre p.v. l’Auditorium dell’ex PescheriaSalone degli Incanti ospiterà un ciclo di incontri/conferenze/proiezioni di approfondimento; interverranno, tra gli altri:

–          Emanuele Giordana, giornalista, cofondatore di Lettera22, direttore del mensile “Terra” e direttore responsabile dell’Agenzia multimediale “Amisnet” di Roma; è uno dei conduttori di Radiotre Mondo a Rai Radio 3 e tra i promotori dell’iniziativa “Afgana”; nel dicembre 2011 ha ricevuto con Lisa Clark, a nome di “Afgana”, il Premio per la Pace Tiziano Terzani

–          Soraya Malek, principessa afgana discendente del re riformatore Amanullah (esiliato in Italia e morto in Europa agli inizi del secolo scorso)

–          Giovanni Pedrini, antropologo e orientalista, responsabile del progetto di ricerca “Identità etniche e frontiere culturali nel Wakhan Pamir (Afghanistan)” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia

–          Giuliano Battiston, ricercatore e giornalista freelance, scrive reportage, in particolare dall’Afghanistan ed è attualmente è impegnato in due ricerche sulla società civile afghana e la percezione afgana della presenza straniera

–          Sergio Ujcich, portavoce ufficiale del Centro Culturale Islamico di Trieste e del Friuli Venezia Giulia

–          Alexandre Papas, ricercatore presso il Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, storico dell’Islam e dell’Asia centrale; nel 2006 ha ricevuto il premio per la miglior tesi di dottorato presso l’Istituto per lo studio dell’Islam e le società del mondo musulmano; si occupa principalmente di misticismo Sufi, di venerazione del sacro e delle questioni politico-religiose in Asia centrale e nelle zone limitrofe dal 16° secolo ad oggi

–          Fuad Khaled Allam, scrittore, giornalista e sociologo algerino naturalizzato italiano; ricercatore universitario della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste, dove dal 1994 insegna Sociologia del mondo musulmano e Storia e istituzioni dei paesi islamici, nonché Islamistica all’Università di Urbino.

Informazioni Evento

orario
da lunedì a venerdì dalle 17 alle 23
sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 23

ingresso
intero € 6,00
ridotto € 4,00
gratuito fino a 14 anni

visite guidate con Monika Bulaj
sabato 4, domenica 5 agosto e domenica 23 settembre 2012 – ore 18

visite guidate
domenica 12, 19, 26 agosto 2012 e 2, 9 e 16 settembre 2012 – ore 11

Salone degli Incanti ex Pescheria, Trieste

Salone degli Incanti(ex Pescheria)
Riva Nazario Sauro, 1
Trieste

Per maggiori informazioni
Telefono: +39-040-3226862
Email: info_expescheria@comune.trieste.it
Sito web: www.triestecultura.it

Il Salone degli Incanti della città di Trieste utilizza  il Sistema di Biglietteria liveticket
Info su www.liveticket.itbiglietteria per mostre

Info